Questo post è dedicato all'associazione GENIUS LOCI di Matera, che promuove la conoscenza del fischietto o cucù come viene denominato nella nostra zona,
questo evento che è alla sua seconda edizione, si svolge ogni 2 anni, riscontra molto interesse e attiva partecipazione di artisti da tutta italia e altri paesi europei, in mostra ci sono circa 300 fischietti diversissimi e interesantissimi, io ne ho fotografato qualcuno,dal vivo l'impatto emozionale è molto intenso, ma forse devo introdurre qualche informazione sul fischietto...
La sua origine si perde nella notte dei tempi,il suo soffio evoca il ricordo biblico della Creazione di Adamo ed Eva,il suono simile al canto del cuculo è un dolce richiamo per la fanciulla alla quale veniva donato dal proprio amato, ma soprattutto era il gioco dei nostri nonni bambini,quando i bambini come gli adulti trovavano in qualcosa di tanto umile,qualcosa di infinitamente bello e prezioso, tanto da conservarlo con cura e gelosia.
Sono manufatti che suonano attraversati dal soffio dell'umano fiato, plasmati dalle mani dell'uomo che come materia utilizza l'argilla, abbondano in poesia e fascino quasi magico e posseggono il linguaggio universale del relazionare e unire le genti.
Dunque è un oggettino che si intende porti pace, amore, amicizia, fortuna e buonasorte, che è stato per lungo tempo un gioco per i piccini, un dono tra innamorati, ed oggi viene riscoperto ed in qualche modo celebrato per raccontarlo, conoscerlo e non perderne la storia.
qui trovate il link di Genius Loci e la loro esperienza in prima persona riguardo questa manifestazione
http://www.geniuslocimatera.blogspot.com/2010/05/inaugurazione-con-sorpresa-alla-ii.html/
LA LOCANDINA dell'evento
IL PRIMO CLASSIFICATO,
1° Premio a Nicoletta Paccagnella di Nove (VI) con l’opera “Campanella Pupa”. Motivazione: passaggio dalla tradizione all’innovazione con forti componenti simboliche, artistiche e grafiche.
IL SECONDO CLASSIFICATO
2° Premio a Francesca Antoniotti di Pralungo (BI), con l’opera “Arca Battella”. Motivazione: complessità nell’esecuzione e carica di gioia compositiva.
IL TERZO CLASSIFICATO
3° Premio: Donato Francia di Silvi Marina (TE) con l’opera “Armonia”. Motivazione: nell’opera è preponderante il forte dialogo tra le terre e la composizione stilistica.
Miglior fischietto innovativo: Francesco Rigon di Nove (VI) con l’opera “Carrettino”.
Miglior fischietto ad acqua: Francesco Di Martino di Torino con l’opera “Insetto”.
Eleganti motivi naturalistici
Colombini
particolari di una teca
fischietti in danza
per me questa è una pizzica a tutti gli effetti
altra teca
dolce gallinella
il pezzo forte, i cucù di Tommaso Niglio
cuore e sole
altri galletti
questa mi fa pensare ad una dolce ninna nanna
il Pane di Matera!
bellissimo galletto
elegante stilizzazione
altro gruppetto
simpatica fantasia
https://www.ibs.it/alma-mater-storie-di-transumanza-libro-generic-contributors/e/9788894280906
Ma sempre ci sarà un buco nel muro dell' inverno per rivedere l'estate più bella...
e senza che nessuno li chiami i ricordi felici vengono a dir presente,
a riprendere posto accanto al fuoco vivo.
sabato 22 maggio 2010
giovedì 6 maggio 2010
Matera
oggi non ho molta voglia di parlare con parole...voglio incantarvi con le immagini della mia splendida città...però vi lascio con dei versi che ho scritto per partecipare ad un concorso di poesia dedicato ad essa...
"Matera nella giornata Unesco"
RICORDI DI TEMPI LONTANI di TERESA LUPO
I ricordi sono la parte di un sogno,
frammenti di vita, legati all'esperienza che fu e non è più.
Matera, madre segreta, labirino di strade, dedalo di scale, domino di tetti e case su case.
Ovunque l'occhio posi, sulle tue vecchie vestigia, riceve il dono del ricordo.
Ricordo di vecchie comari aggrinzite, sedute a consunte sedie di paglia,
assorte nel loro sommesso pregare, che scorrono tra le indurite dita i lucenti grani di un rosario.
Ricordo di anziani contadini un pò stanchi che nel pomeridiano riposo intrecciano
ora un cesto di vimini ora peperoni e pomodori rossi da essiccare al sole, in attesa di freddi inverni.
Il ricordo del ricordo dei nonni che nella natia casa, divisa con le bestie domestiche,
han lasciato il cuore...
Ricordo dello stridio delle ruote del traino di ritorno dai campi,
trainato dal suo assonnato mulo, carezzato dai caldi raggi del sole che inondano il selciato,
le pietre,
il tufo,
le grotte,
le case.
Matera, accogliente madre, scrigno incastonato di meravigliose chiese, preziose come gemme.
Ovunque appoggi l'orecchio, s'ode il tuo sussurro narrare le storie passate di ricordi lontani.
Ricordo di vicinati, di case, di famiglie e bambini dai nudi piedi, costantemente vigilati
da un vecchio e stanco occhio che pare distante nel suo romingo pregare,
ma che sorveglia attento, materno, e osserva l’animoso giocare.
Ricordo di una romita finestrella da cui abitualmente fa capolino uno scolorito fazzoletto,
posato su un chino capo argenteo, che dal passante si informa della vita che oltre i suoi vetri scorre.
Ricordo del vivace vociare di donne raccolte attorno alle fontane,
del gorgoglio della cristallina acqua che empie le capase nel giornaliero rito.
Ricordo delle infinite pignate sfrigolanti che inondano le antiche viuzze di odori di cucina,
di case,
di famiglia,
di buono...
Matera, antichissima madre, abitata dalle più remote ere ma vissuta ancora in questi futuri giorni.
Ovunque lo sguardo si posi, le membra sussultano per quanta poesia riecheggia in questi ameni luoghi.
Ricordo è ogni finestra che come un quadro incanta l'occhio e l'anima con
i suoi paesaggi infiniti e mai finiti.
Ricordo di lumi notturni, posti fuori dagli usci da ogni famiglia che di notte ti tramutavano
in specchio pel cielo, affinchè con esso competessi in fulger di tremule luci come di stelle.
Matera,
a noi ti sveli ogni giorno nuova,
diversa,
ma sempre la stessa,
infinita e stupenda.
COPPIA DI FALCHI GRILLAI
TERRA DI LUCE
TERRA DI SOLE
TERRA DI SILENZIO
TERRA DI PACE
TERRA DAI VIVI COLORI
TERRA DI ARIA TRANQUILLA
TERRA DI ISPIRAZIONE LIBERA E PURA
TERRA DI SOLITUDINE
TERRA DI POESIA
TERRA DI NEBBIA E MISTERO
TERRA DI TUFO, CUSTODE DI TRADIZIONE
TERRA CHE NON HA BISOGNO DI TERRA
TERRA RICCA DI TERRA
TERRA DI CIELI INFINITI
Queste immagini sono delle Murge materane, la prossima volta vi porterò diversi scorci, magari vi porto nei "Sassi".
"Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente ballezza" CARLO LEVI, 1952
ciao a tutti e buona giornata
"Matera nella giornata Unesco"
RICORDI DI TEMPI LONTANI di TERESA LUPO
I ricordi sono la parte di un sogno,
frammenti di vita, legati all'esperienza che fu e non è più.
Matera, madre segreta, labirino di strade, dedalo di scale, domino di tetti e case su case.
Ovunque l'occhio posi, sulle tue vecchie vestigia, riceve il dono del ricordo.
Ricordo di vecchie comari aggrinzite, sedute a consunte sedie di paglia,
assorte nel loro sommesso pregare, che scorrono tra le indurite dita i lucenti grani di un rosario.
Ricordo di anziani contadini un pò stanchi che nel pomeridiano riposo intrecciano
ora un cesto di vimini ora peperoni e pomodori rossi da essiccare al sole, in attesa di freddi inverni.
Il ricordo del ricordo dei nonni che nella natia casa, divisa con le bestie domestiche,
han lasciato il cuore...
Ricordo dello stridio delle ruote del traino di ritorno dai campi,
trainato dal suo assonnato mulo, carezzato dai caldi raggi del sole che inondano il selciato,
le pietre,
il tufo,
le grotte,
le case.
Matera, accogliente madre, scrigno incastonato di meravigliose chiese, preziose come gemme.
Ovunque appoggi l'orecchio, s'ode il tuo sussurro narrare le storie passate di ricordi lontani.
Ricordo di vicinati, di case, di famiglie e bambini dai nudi piedi, costantemente vigilati
da un vecchio e stanco occhio che pare distante nel suo romingo pregare,
ma che sorveglia attento, materno, e osserva l’animoso giocare.
Ricordo di una romita finestrella da cui abitualmente fa capolino uno scolorito fazzoletto,
posato su un chino capo argenteo, che dal passante si informa della vita che oltre i suoi vetri scorre.
Ricordo del vivace vociare di donne raccolte attorno alle fontane,
del gorgoglio della cristallina acqua che empie le capase nel giornaliero rito.
Ricordo delle infinite pignate sfrigolanti che inondano le antiche viuzze di odori di cucina,
di case,
di famiglia,
di buono...
Matera, antichissima madre, abitata dalle più remote ere ma vissuta ancora in questi futuri giorni.
Ovunque lo sguardo si posi, le membra sussultano per quanta poesia riecheggia in questi ameni luoghi.
Ricordo è ogni finestra che come un quadro incanta l'occhio e l'anima con
i suoi paesaggi infiniti e mai finiti.
Ricordo di lumi notturni, posti fuori dagli usci da ogni famiglia che di notte ti tramutavano
in specchio pel cielo, affinchè con esso competessi in fulger di tremule luci come di stelle.
Matera,
a noi ti sveli ogni giorno nuova,
diversa,
ma sempre la stessa,
infinita e stupenda.
COPPIA DI FALCHI GRILLAI
TERRA DI LUCE
TERRA DI SOLE
TERRA DI SILENZIO
TERRA DI PACE
TERRA DAI VIVI COLORI
TERRA DI ARIA TRANQUILLA
TERRA DI ISPIRAZIONE LIBERA E PURA
TERRA DI SOLITUDINE
TERRA DI POESIA
TERRA DI NEBBIA E MISTERO
TERRA DI TUFO, CUSTODE DI TRADIZIONE
TERRA CHE NON HA BISOGNO DI TERRA
TERRA RICCA DI TERRA
TERRA DI CIELI INFINITI
Queste immagini sono delle Murge materane, la prossima volta vi porterò diversi scorci, magari vi porto nei "Sassi".
"Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente ballezza" CARLO LEVI, 1952
ciao a tutti e buona giornata
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