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Ma sempre ci sarà un buco nel muro dell' inverno per rivedere l'estate più bella...

e senza che nessuno li chiami i ricordi felici vengono a dir presente,

a riprendere posto accanto al fuoco vivo.

giovedì 6 maggio 2010

Matera

oggi non ho molta voglia di parlare con parole...voglio incantarvi con le immagini della mia splendida città...però vi lascio con dei versi che ho scritto per partecipare ad un concorso di poesia dedicato ad essa...

"Matera nella giornata Unesco"

RICORDI DI TEMPI LONTANI di TERESA LUPO

I ricordi sono la parte di un sogno,
frammenti di vita, legati all'esperienza che fu e non è più.
Matera, madre segreta, labirino di strade, dedalo di scale, domino di tetti e case su case.
Ovunque l'occhio posi, sulle tue vecchie vestigia, riceve il dono del ricordo.
Ricordo di vecchie comari aggrinzite, sedute a consunte sedie di paglia,
assorte nel loro sommesso pregare, che scorrono tra le indurite dita i lucenti grani di un rosario.
Ricordo di anziani contadini un pò stanchi che nel pomeridiano riposo intrecciano
ora un cesto di vimini ora peperoni e pomodori rossi da essiccare al sole, in attesa di freddi inverni.
Il ricordo del ricordo dei nonni che nella natia casa, divisa con le bestie domestiche,
han lasciato il cuore...
Ricordo dello stridio delle ruote del traino di ritorno dai campi,
trainato dal suo assonnato mulo, carezzato dai caldi raggi del sole che inondano il selciato,
le pietre,
il tufo,
le grotte,
le case.
Matera, accogliente madre, scrigno incastonato di meravigliose chiese, preziose come gemme.
Ovunque appoggi l'orecchio, s'ode il tuo sussurro narrare le storie passate di ricordi lontani.
Ricordo di vicinati, di case, di famiglie e bambini dai nudi piedi, costantemente vigilati
da un vecchio e stanco occhio che pare distante nel suo romingo pregare,
ma che sorveglia attento, materno, e osserva l’animoso giocare.
Ricordo di una romita finestrella da cui abitualmente fa capolino uno scolorito fazzoletto,
posato su un chino capo argenteo, che dal passante si informa della vita che oltre i suoi vetri scorre.
Ricordo del vivace vociare di donne raccolte attorno alle fontane,
del gorgoglio della cristallina acqua che empie le capase nel giornaliero rito.
Ricordo delle infinite pignate sfrigolanti che inondano le antiche viuzze di odori di cucina,
di case,
di famiglia,
di buono...
Matera, antichissima madre, abitata dalle più remote ere ma vissuta ancora in questi futuri giorni.
Ovunque lo sguardo si posi, le membra sussultano per quanta poesia riecheggia in questi ameni luoghi.
Ricordo è ogni finestra che come un quadro incanta l'occhio e l'anima con
i suoi paesaggi infiniti e mai finiti.
Ricordo di lumi notturni, posti fuori dagli usci da ogni famiglia che di notte ti tramutavano
in specchio pel cielo, affinchè con esso competessi in fulger di tremule luci come di stelle.
Matera,
a noi ti sveli ogni giorno nuova,
diversa,
ma sempre la stessa,
infinita e stupenda.

COPPIA DI FALCHI GRILLAI



TERRA DI LUCE



TERRA DI SOLE



TERRA DI SILENZIO



TERRA DI PACE



TERRA DAI VIVI COLORI



TERRA DI ARIA TRANQUILLA



TERRA DI ISPIRAZIONE LIBERA E PURA



TERRA DI SOLITUDINE



TERRA DI POESIA



TERRA DI NEBBIA E MISTERO



TERRA DI TUFO, CUSTODE DI TRADIZIONE



TERRA CHE NON HA BISOGNO DI TERRA



TERRA RICCA DI TERRA



TERRA DI CIELI INFINITI



Queste immagini sono delle Murge materane, la prossima volta vi porterò diversi scorci, magari vi porto nei "Sassi".

"Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente ballezza" CARLO LEVI, 1952

ciao a tutti e buona giornata

12 commenti:

  1. Complimenti per la poesia e per le meravigliose immagini della nostra amatissima terra!!!!

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  2. Bravissima! Sai una delle cose che ricordo con maggior piacere delle mie escursioni con gli scout in quel di Matera? Le radici di liquirizia trovate tra le chiesette rupestri, che belle passeggiate!

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  3. Bella la poesia! é un privilegio vivere in un posto che amiamo.
    E dalle foto si capisce bene il motivo: la tua terra è intensa e forte.
    Ciao, ciao! Sara

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  4. Il lirismo che hai saputo donarci con queste parole si poggia su quello che ti dico io e che tu non accetti, cioè che tutto ciò che rende mitico questo posto è ormai irrimediabilmente perduto...e la sua bellezza sta proprio in questa tragicità.
    (Le foto sono stupende)

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  5. Ciò che tu non riesci a comprendere di me invece è proprio il fatto che in me...IN ME...continua a vivere forte il ricordo del passato, ricca è la mia fantasia dei racconti di quella vita perduta che i miei avi hanno contribuito a produrre durante gli anni in cui nei "veri Sassi" hanno vissuto, il ricordo di quelle emozioni in me hanno avuto grande risonanza, e lì si sono insediati, in me, quando ti parlo del mio amore x lei, è questo che amo, il passato che in me continua ad esistere, sono cresciuta tra mura di tufo e cielo sfrecciante di rondini...quando i Sassi erano sconosciuti, solitari, poveri,cadenti e molto pericolosi, mi sono appropriata di moltissimi dei suoi segreti, visitato luoghi perduti x sempre...per altri, non per me...ne sono innamorata, e quando si ama perdutamente...è per sempre, aldilà di tutti i difetti e le pecche che qualcuno o qualcosa possa avere...se è AMORE, è AMORE!

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  6. Essì ma noi viviamo nel presente e l'amore se non si esprime per le cose presenti è un amore tragicamente vuoto e colpevolmentte idealista

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  7. Il pianto della scavatrice

    Solo l'amare, solo il conoscere
    conta, non l'aver amato,
    non l'aver conosciuto. Dà angoscia

    il vivere di un consumato
    amore. L'anima non cresce più.
    Ecco nel calore incantato

    della notte che piena quaggiù
    tra le curve del fiume e le sopite
    visioni della città sparsa di luci,

    scheggia ancora di mille vite,
    disamore, mistero, e miseria
    dei sensi, mi rendono nemiche
    le forme del mondo, che fino a ieri
    erano la mia ragione d'esistere.
    PPP

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  8. incomincio a non sopportarti più....(bugia)
    il mio amore per il passato si tramuta in rivisitazione, riadattamento e rinnovamento di esso, ed anche celebrazione, ora mi risponderai che così non è più passato, ma mia nuova visione di esso, può essere, ma in me questo attaccamento è roccia irremovibile, punto fermo, imprescindibile, prendendo esempio da Verga e il suo ciclo dei vinti, ho costruito la mia personale visione di vita...in cui un equilibrio dato dalla tradizione immobile e abitudinaria è rotto dall’irrompere di nuove forze, "la fiumana del progresso", questo siamo, progresso, ma scegliamo la continuità della religione della casa e della famiglia..e di ciò che ci hanno insegnato o instillato

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  9. Sono senza parole!!! Che bellezza, che meraviglia! Grazie Teresa!!! Ti abbraccio come se fossi li! Cathy

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  10. Cathy, io abbraccio te, ma facci un pensierino e vieni a fare una vacanza qui da noi, vedrai quanto ti arricchirà, è un posto magico! bacissimi.

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  11. Non so com'è ma questi luoghi mi sembrano familiari! ;) ... Sono d'accordo con te ...e la tua poesia è bellissima!

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  12. ahahahah,Ciri....secondo me ti sbagli, non può essere che tu li conosca...ahahahahah ;-P
    grazie per i complimenti alla poesia,
    la nostra città è la più bella che ci sia....
    baciotti Ciribella!

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